Laboratorio SIGOT

La storia del Laboratorio

Il Laboratorio Sistemi informativi geografici per l’organizzazione del territorio (SIGOT) è l’erede del Laboratorio di Cartografia fondato nel 1982 da Mario Cataudella che ne assunse la direzione presso l’allora Istituto di Geografia dell’Università degli Studi di Salerno. Il Laboratorio, cui aderirono i geografi afferenti all’Istituto, si avvaleva già allora delle capacità di un tecnico laureato particolarmente dotato nel disegno cartografico. Le cartografie tematiche, frutto dei numerosi progetti di ricerca sviluppati dai geografi, erano tutte realizzate a mano dal tecnico sotto la guida degli autori.
Nel 1988, l’Università si spostò da Salerno a Fisciano, a pochi chilometri dalla città capoluogo, e fu organizzata in forma di campus. Il Laboratorio di Cartografia fu trasferito nel nuovo plesso e, nel 1992, cambiò denominazione acquisendo quella attuale; entrò a far parte del Dipartimento di Analisi delle componenti culturali del territorio e fu dotato di spazi appositi, attrezzature e di un nuovo tecnico. Oltre a Mario Cataudella e a Mariagiovanna Riitano, all’epoca, facevano parte del Laboratorio Tullio D’Aponte, Nino Monti, Ermete D’Arcangelo, Vincenzo Aversano, Ugo Tortolani, Maddalena Scaramella, Rosamaria Romaniello, Tina Vita.
Successivamente, il Dipartimento subì una trasformazione diventando più specificatamente geografico e assumendo la denominazione di Dipartimento di studi sull’ambiente e il territorio (DISAT). Il Laboratorio SIGOT era ancora diretto da Mario Cataudella e ne facevano parte quasi tutti i geografi dell’Ateneo.
Il responsabile scientifico cambiò nel 2004, allorché subentrò alla direzione Mariagiovanna Riitano che trasferì il Laboratorio presso il Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale (DiSPAC), dove attualmente opera con spazi e attrezzature rinnovate.
La composizione degli afferenti è variata includendo, oltre ai geografi, anche esperti di altre discipline.  A partire dal 2004 hanno afferito al SIGOT, oltre a Mariagiovanna Riitano, anche Teresa Amodio, Massimiliano Bencardino, Giorgia Iovino, Silvia Siniscalchi, (tutti geografi), Emilio Gin (storico), Giovanni Maria Riccio (giurista), personale tecnico e alcuni borsisti, assegnisti e dottorandi. Anche la dotazione di tecnici è aumentata nel tempo, da uno a due nel 2018 e a tre nel 2024.
Inoltre, la struttura si è arricchita di una nuova sezione, quella di “Cartografia storica e toponomastica” coordinata da Silvia Siniscalchi che, aderendo al SIGOT, vi ha fatto confluire i metodi e la documentazione dell’ex Laboratorio di Cartografia storica di cui era responsabile.
Dalla fine del 2018, la direzione scientifica del SIGOT è stata assunta da Teresa Amodio che ha avviato la procedura di certificazione del Laboratorio, mettendo in qualità sia la produzione di cartografie tematiche sia quella di Sistemi informativi geografici e di WebGIS. Tale iniziativa è strettamente collegata con la strategia progettuale da sempre adottata dai precedenti responsabili del Laboratorio, ovvero quella di avviare e consolidare i rapporti di collaborazione sia con enti pubblici e privati sia con altri soggetti terzi interessati alle competenze geografiche.